Cenni storici e Patrono
La storia della
nostra chiesa
Dell’esistenza della “ecclesia Sancti Micaelis de Melma”, l’attuale chiesa parrocchiale di Silea dedicata a San Michele arcangelo abbiamo notizie fin dal 1172.
L’antica chiesa venne ricostruita nel 1493, come si rileva dalla data del portale, e successivamente ristrutturata nel 1626.
Il suo cinquecentesco campanile fu ricostruito nel 1754. La chiesa custodisce opere di Vincenzo del Mosaico e di Giovanni Marini, per il cui recente restauro sono stati adoperati accorgimenti e tecniche atti ad assicurare ai dipinti una perfetta conservazione. Interessanti sono il battistero, l’acquasantiera e il pregevole organo di origine settecentesca
Il nostro Santo Patrono
San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo è ricordato per essere un guerriero, protettore della fede in Dio davanti a Satana. Viene festeggiato il 29 settembre insieme a San Gabriele Arcangelo e a San Raffaele Arcangelo. Secondo la liturgia cristiana, è l’angelo che rivelò l’Apocalisse a San Giovanni. E sarà sempre lui, il giorno del Giudizio Universale, a squillare la tromba che annuncerà la fine del mondo.
San Michele viene raffigurato spesso con una bilancia tra le mani, simbolo di equilibrio. Secondo tradizioni cristiane, infatti, l’Arcangelo regge l’equilibrio del sistema solare e quello del sistema interiore dell’uomo. La spada che impugna, invece, rappresenta la potenza di cambiamento e di liberazione, ma anche la capacità di discernere e di distinguere tra il bene e il male. Un altro suo attributo importante è il drago, che rappresenta il male, su cui trionfa senza però mai ucciderlo definitivamente.
Il 29 settembre 1949 san Michele è stato proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII «per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini». San Michele viene festeggiato anche nella religione islamica ed ebraica. Per l’Islam, insieme a san Gabriele, avrebbe istruito il profeta Maometto. Per l’Ebraismo è il principale sostenitore del popolo di Israele ed è stato colui che ha rivelato a Sara la nascita del figlio Isacco.